6 Domande frequenti sulle piante grasse: mini guida per principianti e appassionati

Tempo di lettura: 4 minuti
Le piante grasse sono affascinanti creature del mondo vegetale. Le loro forme bizzarre, i colori vivaci e la resistenza alle avversità le rendono perfette per chi desidera un tocco di verde in casa, ma non ha il tempo o le capacità per dedicarsi a cure complicate.

Le piante grasse sono affascinanti creature del mondo vegetale. Le loro forme bizzarre, i colori vivaci e la resistenza alle avversità le rendono perfette per chi desidera un tocco di verde in casa, ma non ha il tempo o le capacità per dedicarsi a cure complicate.
Tuttavia, anche le piante grasse hanno le loro esigenze: se non ci si prende cura di loro nel modo giusto, possono facilmente deperire.
Ecco perché abbiamo creato una mini guida, che risponde alle domande più frequenti sulle piante grasse.
Che tu sia un principiante assoluto o un appassionato con esperienza, questa mini guida ti fornirà informazioni preziose e consigli pratici per coltivare le tue piante grasse con successo.
Inizia a leggere ed immergiti nel fantastico mondo delle piante grasse!

1_Cosa devo sapere e fare per coltivare le piante grasse?

Questa domanda attanaglia spesso i neofiti o chi si appassiona da poco alla cura delle piante grasse (cactus, succulente o caudex); leggendo e prendendo ispirazioni da libri, mondo virtuale, amicizie etc….spesso si è presi dal panico perchè si trovano svariate e divaganti risposte, spesso anche contrastanti. Ma questa domanda si riassume nel prestare attenzione a pochi, ma importanti aspetti: illuminazione, temperatura, irrigazione, terreno e potatura.

Quindi con i piccoli accorgimenti sopracitati si hanno tutti gli strumenti necessari per creare un angolo verde rigoglioso e duraturo nella tua casa.

2_Quanta luce serve alle piante grasse? Sole sì, sole no?

Esatto, il sole è un elemento fondamentale per la salute delle tue piante grasse. La fotosintesi, processo che permette loro di crescere e fiorire, avviene proprio grazie alla luce solare. Possiamo generalizzare ed indicare che la maggior parte delle piante grasse e succulente necessita tra le 6 e le 8 ore di luce.
Ma attenzione! Non tutte le singoli varietà sono uguali. Alcune, come le Echeveria e Sedum, adorano crogiolarsi al sole per ore e ore; altre, come le Haworthia e le Aloe, preferiscono la luce indiretta, filtrata da una tenda o da un albero. Non conosci esattamente la/le varietà di pianta/e che stai coltivando? Allora ecco:

Come capire se la tua pianta riceve la giusta illuminazione?

Se le foglie sono di un colore verde intenso e la forma è compatta la tua pianta sta ricevendo la giusta quantità di luce.
Se le foglie sono pallide la pianta potrebbe soffrire di carenza di luce; in questo caso, spostala in un luogo più luminoso.
Se le foglie sono bruciate la pianta sta ricevendo troppa luce; spostala in un luogo meno assolato.

Consigli per illuminare al meglio le tue piante grasse:

Ruota i vasi regolarmente per garantire che tutte le foglie ricevano la stessa quantità di luce nel caso di una pianta succulente, e garantire una crescita omogenea nel caso di cactus (altrimenti eziolano, ossia si allungano alla ricerca della luce)
Durante l’inverno quando la luce solare è meno intensa, puoi utilizzare una lampada artificiale per integrare l’illuminazione. Le luci vanno posizionate ad una distanza adeguata dalle piante ed il tempo di illuminazione va regolato in base alle esigenze specifiche di ogni specie di pianta.
Presta attenzione alle stagioni in estate le ore più calde possono rovinare le succulente ed alcune varietà non tollerano il calore troppo intenso.

Ricorda:

Ogni varietà ha esigenze diverse quindi fai qualche ricerca per scoprire le preferenze specifiche della tua pianta per garantirle le migliori cure, sicuramente anche il tuo pollice verde ne gioverà in meglio.
Meglio peccare per eccesso di cautela: è più facile risolvere una carenza di luce che un eccesso, procedi a step; soprattutto tra la stagione primaverile ed estiva dove il calore del sole cambia notevolmente.

Il nostro consiglio è sempre “osserva le tue piante!”: sono loro ad indicarti se stanno ricevendo la giusta illuminazione. Magari con una tazzina di caffè o tisana in mano passeggia o sbircia le tue piante grasse per controllarle al meglio.
Con un po’ di attenzione e la giusta dose di luce, le tue piante grasse saranno la star indiscussa della tua casa!

Coccola e proteggi le tue piante grasse

3_Qual è la temperatura ideale delle piante grasse?

Le piante grasse provengono da diverse zone del mondo, con climi e temperature variabili. In generale, prediligono temperature miti e calde e si tende a generalizzare dando una forbice di temperatura ideale compresa tra i 5°C e i 30°C. Però è bene sapere che alcune specie di cactacee possono tollerare temperature ben più elevate, fino a 50°C mentre altre succulente possono tollerare anche gelo e neve sotto lo 0°C. Se non conosci la specifica varietà di pianta che coltivi affidati alla generalizzazione in modo da evitare errori grossolani.

E’ importante ricordare che temperature elevate durante il periodo più caldo inducono il processo di estivazione portando le piante grasse in uno stadio di stasi vegetativa riducendo la crescita e favorendo purtroppo la comparsa di malattie (è proprio durante la stagione estiva che si intensificano casi di cocciniglia, afidi, acari etc). Ti consigliamo quindi di osservare più attentamente le tue piante e calibrare bene irrigazione e trattamenti.

Durante l’inverno la maggior parte delle piante grasse entra in un periodo di riposo vegetativo. In questa fase, le temperature ideali si abbassano: oscillando in modo generico tra i 5°C e i 10°C. Le temperature minime sono molto importanti per poter proteggere al meglio le tue amate piante grasse o per creare giardini o balconi ecco perché nella descrizione di ciascun nostro prodotto trovi sempre questa indicazione (puoi approfittarne per scoprire quella della tua varietà che non conosci!). Per proteggere al meglio le tue piante durante la stagione invernale puoi leggere il nostro articolo:
Come proteggere le piante grasse in inverno

Consigli per la giusta temperatura

Ecco alcuni consigli per mantenere le tue piante grasse alla giusta temperatura:

• Posiziona le piante in un luogo luminoso, ma attenzione alle correnti d’ aria che durante l’ inverno possono diventare dannose.
• Durante l’estate, proteggi le piante dai raggi diretti del sole nelle ore più calde o abituale gradatamente
• In inverno, ripara le piante più fragili dal freddo e dalle gelate scegliendo un luogo riparato o munisciti di piccole serre.
• Sposta le piante lontano da termosifoni, caloriferi, camini e qualsiasi fonte di calore diretta durante l’inverno.
• Monitora la temperatura regolarmente e prendi le dovute precauzioni in caso di cambiamenti repentini.

È sempre importante conoscere le esigenze specifiche della tua specie di pianta grassa per garantirle la giusta temperatura e una crescita sana e rigogliosa.

4_Quanto spesso dovrei annaffiare le piante grasse?

Niente paura, non c’è bisogno di trasformarsi in esperti botanici per mantenere le tue amate piantine in salute. Le piante grasse sono abituate a climi aridi e sopportano meglio la siccità rispetto all’eccesso di acqua: il nemico numero uno è infatti il ristagno d’acqua, che può causare marciumi alle radici e compromettere la salute della tua pianta.

Prima regola d’oro: dimentica il calendario! Le annaffiature non devono seguire una routine fissa, ma dipendono da diversi fattori, come la specie della pianta, il clima in cui viviamo, la stagione e le dimensioni del vaso.
Allora, come capire quando è il momento di annaffiare? Semplice, basta un pizzico di attenzione.
Con un po’ di pratica e osservando i segnali che le tue piante ti inviano, imparerai a conoscere le loro esigenze specifiche e saprai come annaffiarle correttamente.
Non temere di sbagliare: anche i pollici neri più tenaci possono prendersi cura delle piante grasse con tanto amore. E ricorda, la soddisfazione di vedere le tue piantine fiorire e crescere rigogliose sarà impagabile!

Fai il “test del bastoncino”

La regola fondamentale per le piante grasse è di annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto. E’ possibile verificarlo inserendo un bastoncino di legno nel terreno. Se il terreno è ancora umido, è necessario aspettare prima di annaffiare. Oppure controlla il peso il peso del vaso prendendolo in mano: un vaso leggero indica un terreno asciutto, mentre un vaso pesante indica un terreno ancora umido. Infine, è opportuno ricordarsi di drenare bene il vaso dopo l’annaffiatura in modo che l’acqua in eccesso non rimanga nel sottovaso o nel piattino, quindi lasciale scolare e togli tutto l’ eccesso d’ acqua che trovi successivamente all’ annaffiatura.

Annaffia secondo le stagioni

Le piante, come tutti gli esseri viventi, seguono i ritmi della natura. Il susseguirsi delle stagioni influenza il loro ciclo di crescita e, di conseguenza, le loro esigenze di acqua.

Primavera:
Con l’arrivo della primavera, le temperature si alzano e le giornate si allungano. Le piante, dopo il riposo invernale, iniziano a risvegliarsi e ad avere bisogno di più acqua. Aumenta gradualmente la frequenza delle annaffiature, verificando sempre che il terreno sia asciutto prima di bagnare nuovamente. Dalla primavera all’ autunno aggiungere concime liquido alle irrigazioni con una cadenza regolare di 7/10 giorni.

Estate:
In estate, il caldo e l’evaporazione sono più intensi. Annaffia regolarmente le tue piante, preferibilmente al mattino presto o alla sera tardi per evitare che l’acqua evapori troppo velocemente. Presta attenzione alle specie più delicate, che potrebbero necessitare di annaffiature anche quotidiane.

Autunno:
Con l’avvicinarsi dell’autunno, le temperature si abbassano e le piogge aumentano. Riduci gradualmente la frequenza delle annaffiature, adattandoti alle condizioni climatiche della tua zona.

Inverno:
Durante l’inverno, le piante entrano in riposo vegetativo e il loro bisogno di acqua è minimo. Annaffia le tue piante solo occasionalmente, in media una volta o due volte al mese.

Consigli per la giusta irrigazione

Ecco alcune dritte pratiche e semplici:

• Usa acqua a temperatura ambiente e non calcarea.
• Annaffia solo quando il terreno è completamente asciutto.
• Bagna il terreno abbondantemente, fino a quando l’acqua non fuoriesce dai fori di drenaggio del vaso e poi attendi la completa asciugatura.
• In casa evita di bagnare le foglie direttamente per evitare che marciscano
• Annaffia al mattino presto o alla sera tardi, quando il sole non è troppo forte.
• In inverno, riduci drasticamente le annaffiature, circa una o due volta al mese.

Aiutanti per potatura e propagazione delle piante grasse

5_Qual è il terreno ideale per le piante grasse?

Non tutti i terreni sono uguali: alcuni trattengono troppa acqua, altri non ne trattengono abbastanza. Le piante grasse, abituate a climi aridi e terreni sabbiosi, necessitano di un terreno che sia ben drenante per evitare ristagni d’acqua che possono causare marciumi alle radici; leggero e arioso per permettere alle radici di respirare e svilupparsi correttamente evitando la propagazione di funghi e batteri dannosi.
Per ottenere un terreno ideale per le tue amate piante grasse, puoi creare una miscela specifica mescolando diversi ingredienti: substrato di coltivazione che fornisce una base nutriente e soffice aggiungendo inerti per mantenere il terreno leggero e arioso.

Per approfondire l’ importanza del terriccio e del rinvaso per le piante grasse puoi leggere il nostro articolo:
Quanta importanza ha il terriccio per il benessere della pianta grassa ? quale terriccio usare e in quali mesi rinvasare ?

Consigli pratici per un buon terriccio

 Le nostre 2 dritte da appuntarti:
• E’ importante utilizzare materiali di alta qualità
• Rinvasare le piante grasse ogni 2-3 anni, utilizzando un vaso di dimensioni adeguate.

6_Come si potano e come si propagano le piante grasse?

La potatura delle piante grasse non è sempre necessaria, ma può esserti utile per rimodellare la pianta in modo da aiutarti a darle una forma compatta ed attraente. E’ buona regola evitare di rimuovere troppe parti della pianta in una singola potatura per non stressarla eccessivamente e prediligi la stagione di crescita attiva, che di solito è primavera o autunno quando le temperature sono miti e la pianta è in fase di crescita.

Come potare la tua pianta grassa?

E’ indispensabile avere delle forbici da potatura o forbici a punta fine affilate e soprattutto pulite e disinfettate per evitare la trasmissione di malattie effettuando tagli netti e precisi, evitando di strappare le foglie. Rimuovi solo le parti che desideri eliminare, senza eccedere; successivamente lascia asciugare le ferite per alcuni giorni prima di annaffiare la pianta. Tre motivi per potare la tua pianta grassa:

La tua pianta presenta foglie morte o danneggiate? E’ bene tagliarle per evitare che i parassiti della marcescenza si propaghino alle ramificazioni e tronco centrale.
I fiori appassiti che non sfioriscono seccandosi sono dannosi e vanno potati: taglia il gambo floreale alla base facendo attenzione a non danneggiare il tessuto sano circostante.
La riduzione delle dimensioni. In alcuni casi la tua pianta grassa diventa troppo lunga o si allunga fuori dal vaso o a volte, addirittura, invade i vasi vicini? Se la risposta è sì devi procedere a tagliare la parte superiore della pianta sopra un nodo o un’articolazione, in modo da lasciarle la possibilità di produrre nuovi germogli.

Come si propaga una pianta grassa?

La potatura può essere un modo per propagare nuove piante grasse. La propagazione delle piante grasse può essere un modo gratificante per ottenere nuove piante a partire da piante esistenti. Ci sono diverse tecniche di propagazione delle piante grasse tra cui scegliere; i più comuni metodi sono: per talea, per foglia o per pollone e la scelta dipenderà dal tipo specifico di pianta grassa che desideri propagare. In pratica si procede tagliando un segmento sano di stelo o una foglia o una rosetta. La seconda fase di questa operazione consiste, in alcuni casi nel ripiantarla immediatamente in un nuovo vaso con un terreno ben drenato per avviare una nuova pianta, in altri casi prima di ripiantarla si lascia asciugare per un paio di giorni per consentire alla ferita di cicatrizzarsi.
La propagazione meno diffusa ed efficace solo per le varietà che hanno difficoltà a radicare o non hanno apparato radicale autosufficiente necessitano di propagazione per innesto ossia vivono grazie ad un’ altra pianta. Per questa tecnica è necessario munirsi di un coltellino per innesto e procedere ad effettuare un taglio netto sia alla pianta da riprodurre, sia alla pianta che porterà l’ innesto; dovrai poi sovrapporre le due ed affrancarle con un elastico o scotch per innesti.

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