Sedum: cura, coltivazione e consigli della pianta più resistente

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Il Sedum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Crassulacee, originarie dall’Africa centrale e dall’America, ormai diffuse in tutto il mondo ad eccezione di Oceania ed Antartide. Parecchie specie crescono spontanee anche in Italia dove si possono trovare su scarpate e roccaglia boschive. Proprio per questa capacità di adattamento e rusticità sono state selezionate per la coltivazione in vaso oltre che per abbellire giardini e spazi esterni.

Il Sedum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Crassulacee, originarie dall’Africa centrale e dall’America, ormai diffuse in tutto il mondo ad eccezione di Oceania ed Antartide. Parecchie specie crescono spontanee anche in Italia dove si possono trovare su scarpate e roccaglia boschive. Proprio per questa capacità di adattamento e rusticità sono state selezionate per la coltivazione in vaso oltre che per abbellire giardini e spazi esterni.

Cenni Storici sulla pianta di Sedum

La pianta di Sedum è stata descritta per la prima volta da Linneo, un medico botanico e naturalista svedese vissuto dal 1707 al 1778, nella sua opera di due volumi Species Plantarum. Questi due volumi costituiscono uno dei punti di partenza della moderna nomenclatura botanica ed ha definito il genere Sedum individuando 15 specie. Oggi se ne conoscono 457.
Il nome del genere Sedum è stato certamente dato da Linneo e deriva dal verbo “sedeo” = “io mi siedo” per l’andamento della pianta, o da “sedare”, “calmare” in riferimento ad alcune proprietà della stessa.
I nomi che accompagnano la storia del genere Sedum sono tantissimi così come abbiamo visto esser le specie di questo genere. Uno dei nomi più noti è “Erba della Madonna” dato nello specifico al Sedum telephium, pianta rustica e meravigliosa che gode di numerose proprietà, usata anche per curare i calli e per tal motivo conosciuta anche come “Erba dei Calli”. Altro nome noto è “Erba Pignola” con cui si chiama in modo non scientifico il Sedum acre, pianta dal sapore acre.

Le specie di Sedum più conosciute

Il Sedum raggruppa varie piante perenni o semiperenni in grado di crescere senza problemi sia negli ambienti caldi, aridi e rocciosi; sia in climi freddi e freschi Nominiamo soltanto alcune tra le più comuni specie di Sedum da esterno: Sedum sexangulare, Sedum palmeri, Sedum rubrotinctum, Sedum multiceps, Sedum spurium; mentre nelle varietà di Sedum da interno possiamo trovare Sedum aurora, Sedum morganianum, Sedum burrito…

Caratteristiche generali del Sedum

Quasi tutte le specie di Sedum sono piante con portamento cespuglioso e caratteristiche comuni. Sono resistenti al sole, necessitano di scarsissima manutenzione e crescono bene lungo i muri e nelle zone costiere. Queste succulente vengono spesso usate a scopo ornamentale per il giardino roccioso, i giardini pensili ed i tetti verdi; in tale clima sono molto adatte anche come piante per adornare balconi o terrazzi: in questo caso sedum burrito e sedum morganianum formano gradevoli cascate molto decorative.
Le piante di Sedum sono dotate di apparato radicale molto fitto simile a capelli che tende a dipanarsi per garantire un ottimo attecchimento ai fusti eretti o pendenti.

Le foglie del Sedum

Le foglie del Sedum sono abbondanti, carnose e per lo più hanno tonalità nella gamma cromatica del verde ma in alcune specie possiamo trovare colorazioni di diversi toni: giallo, arancio, viola ed anche rosa. La forma delle foglie varia in base alla varietà botanica: possono essere rotonde ed ovali, più larghe o tondeggianti, alternate e verticali, glabre o coperte da una peluria leggera o da una sostanza cerosa (chiamata pruina).

I fiori del Sedum

I fiori delle specie di Sedum hanno piccole dimensioni e forma a stella o a campanula, possono essere solitari oppure riuniti in infiorescenze a grappolo, o pannocchia. l colori sono vivaci e variano da specie a specie; possono andare dal bianco-crema al giallo intenso, dal rosa al rosso-porpora, al violetto. Il periodo di fioritura in generale va da marzo a settembre, a seconda della singola varietà. Una particolarità da notare è che alcune specie fioriscono due volte: in primavera ed in autunno.

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Come si propagano le piante di Sedum

Il Sedum si è diffuso con grande facilità anche perché la sua riproduzione, oltre che per semina, può avvenire in altri due modi: tramite la talea e tramite la divisione per cespi.
La talea è una tecnica molto diffusa ed utilizzata. Consiste nel recidere una piccola parte della pianta – un ramo o una foglia, o un pezzettino di radici – e di piantarla nel terreno o immergerla in acqua, con lo scopo di creare una nuova pianta, del tutto autonoma dalla “madre”.
La divisione per cespi invece consiste nello staccare dal ceppo madre uno o più cespi con le sue radici e trapiantarle immediatamente in altro terreno o vaso.

Dove e come coltivare le piante di Sedum

Le piante di Sedum vengono coltivate soprattutto all’esterno, in giardino, sul balcone e sul davanzale, perché amano la luce solare diretta e l’aria aperta. Le varietà che resistono meno al freddo vanno ritirate in casa durante l’inverno. Le piante di Sedum possono esser coltivate anche in casa, ma si deve far attenzione a scegliere un luogo molto luminoso, altrimenti queste, nel tentativo di cercare la luce, rischiano di sviluppare dei fusti molto sottili e poco armonici.

Come prendersi cura del Sedum

Come tutte le piante grasse e succulente possono immagazzinare un grande quantitativo d’acqua nei loro tessuti. Grazie all’acqua e al tessuto carnoso, le foglie, le radici e i fusti di queste piante si ingrossano e assumono forme diverse molto caratteristiche, talvolta singolari ed affascinanti, che possono ricordare delle rosette o delle piccole sfere.
Il Sedum è considerata una pianta rustica e di poche pretese, sopravvive al caldo, richiede pochissime cure e si adatta agli ambienti aridi ma anche al freddo. Vediamo comunque quali sono le condizioni ottimali per farla crescere in modo rigoglioso: le piante di Sedum vanno posizionate in luoghi soleggiati e molto luminosi, vanno annaffiate regolarmente ogni qualvolta il terriccio sia asciutto. Durante la stagione vegetativa è bene concimarle con concime per piante grasse ogni due settimane mentre tale operazione è da sospendere o spostare ad una cadenza mensile a seconda della varietà Per evitare marciumi, soprattutto se coltivate queste piante grasse in vaso, dovrete scegliere un terriccio ben drenante che eviti ristagni idrici. Se le piante di Sedum sono in vaso, dopo aver annaffiato, prendete l’abitudine di sollevarle dal sottovaso e lasciatele scolare. Si tratta di un accorgimento utile per proteggere queste piante dall’acqua in eccesso. Le piante di Sedum possono essere potate per eliminare i vecchi fusti lasciando sviluppare la nuova vegetazione rinforzando la pianta stessa.

Se avete seguito le poche accortezze descritte il Sedum crescerà rigoglioso e presto, il vaso nel quale è posizionato risulterà troppo piccolo, quindi si può optare per un rinvaso. Questa operazione è consigliabile effettuarle nel periodo primaverile ed autunnale per non arrecare stress alla pianta stessa ed averla pronta ad affrontare le due stagioni più estreme in tranquillità: nel caso della coltivazione in vaso è bene scegliere un vaso più grande, ma senza esagerare per dar modo alla pianta di attecchire senza sforzi. Per le piante di Sedum, subito dopo il rinvaso, si può iniziare ad irrigare regolarmente.

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Le proprietà benefiche del Sedum

Il Sedum è una pianta molto apprezzata sia in erboristeria sia in campo medico: le sostanze che contiene le conferiscono proprietà cicatrizzanti, ma anche antidolorifiche ed antinfiammatorie. La sua forza si trova proprio nella combinazione sinergica tra le varie proprietà.
Molte popolazioni usano le foglie fresche del Sedum in contatto diretto con la parte della pelle da trattare. Ad esempio, vengono usate per placare il dolore provocato da piaghe o ulcere della pelle, come cicatrizzanti in caso di ferite, come emolienti ed antiinfiammatori per i calli, le ustioni e gli eritemi solari. La sua applicazione topica favorisce inoltre la fuoriuscita di corpi estranei sottocutanei.
Le piante del genere Sedum oltre a resine, mucillagini, pectine e polifenoli, contengono flavonoidi e polisaccaridi, dotati delle caratteristiche farmacologiche necessarie agli utilizzi sopra descritti.
Le proprietà del Sedum qui descritte sono note già da molti secoli ed utilizzate nella medicina popolare da prima della nascita del loro nome. Oggi le preparazioni di Sedum vengono utilizzate in erboristeria e case farmaceutiche. Inoltre, negli anni più recenti, con lo sviluppo dell’omeopatia, il Sedum è stato introdotto in commercio sotto forma di granuli o gocce e viene consigliato in caso di emorragie uterine, intestinali e/o rettali. Durante lo scorso secolo gli studi di farmacologia hanno spiegato scientificamente come mai nella tradizione popolare la radice di Sedum venisse portata addosso come amuleto.

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