Come coltivare e prendersi cura della Peperomia, sempreverde d’appartamento

Caratteristiche principali della pianta di peperomia

La peperomia è il classico esempio di pianta sempreverde molto bella da vedere, facile da coltivare e capace di adattarsi perfettamente alla coltivazione in appartamento, anche se può trovare tranquillamente il suo luogo ideale per crescere anche all’aperto. La peperomia appartiene alla famiglia delle Piperaceae ed è originaria dell’America meridionale e di varie altre regioni tropicali e subtropicali della zona del Pacifico: qui viene utilizzata anche a scopo curativo per guarire la pelle, gli occhi e le scottature. Il suo nome deriva dal greco e significa “simile al pepe”, proprio perché all’interno della famiglia delle Piperacee c’è anche il pepe, con il quale però non ha nulla in comune. Esistendo moltissime specie, le piante si differenziano tra loro per il portamento (che può essere cespuglioso, rampicante, strisciante e anche epifite, ossia cresce su altre piante) e per la forma e le dimensioni delle foglie. In generale, la peperomia è una pianta erbacea annuale o perenne che cresce fino ai 20-30 cm d’altezza, con foglie piuttosto carnose, succulente, a forma ovale o di cuore, con margine liscio, raccolte a ciuffi e profondamento solcate da venature. La pagina superiore della foglia è di colore verde, mentre i fiori (generalmente bianchi o gialli) nascono come fusti sottili a forma di spiga e sono riuniti in infiorescenze: fioriscono da giugno a settembre, rimangono piccoli e non sono particolarmente scenografici. Le radici sono di dimensioni modeste, mentre i fusti sono succulenti.

Le specie e varietà di peperomia in commercio

Un’altra caratteristica importante che rende affascinante questa pianta è il fatto che pare ne esistano più di 1000 specie diverse in natura che si suddividono a loro volta in diverse varietà. Tuttavia sono poche quelle più diffuse, decorative e facilmente reperibili in commercio ed è di queste che parleremo nei paragrafi successivi.

Peperomia obtusifolia

E’ sicuramente tra le più conosciute perché possiamo definirla una pianta rustica, che non necessita di particolari cure per crescere e neanche di grandi innaffiature. Di solito si  presenta con grossi fusti succulenti che si ramificano terminando in grandi e ovali foglie carnose di un bel verde scuro, ma lucido. La pianta non supera in genere i 30 cm di altezza e in estate produce delle spighe che nascono al centro del fusto e riuniscono piccoli fiorellini bianchi. Si divide a sua volta nelle varietà:

  • “Marble”: produce foglie verde scuro ma screziate di venature bianche, grigie e color crema chiaro
  • “Variegata”: le foglie hanno un bel contorno che tende al crema chiaro, mentre il centro della foglia è di un verde tendente al grigio
  • “Minima”: si tratta di una varietà che si differenzia solo per le sue dimensioni, essendo nana

Peperomia polybotrya

Questa varietà comprende di solito piantine molto piccole dalle foglie però grandi e soprattutto a forma di cuore o goccia: una caratteristica che le rende molto particolari. Della peperomia polybotrya è ancora più facile prendersi cura perché necessita di pochissima luce, pur continuando a privilegiare un ambiente umido.

Peperomia caperata

La peperomia caperata è un’altra varietà molto diffusa e apprezzata, soprattutto perché più colorata. Ha un portamento cespuglioso che termina con grandi foglie verdi la cui superficie      non è liscia ma bensì in rilievo perché attraversate da solchi e corrugamenti che la rendono molto particolare. I piccioli che sostengono le foglie sono altrettanto particolari perché lunghi e rossi. I colori fanno la loro parte anche all’interno delle diverse varietà nelle quali si suddivide la caperata:

  • “Variegata: con foglie sfumate di bianco
  • “Lilian“: con infiorescenze crestate
  • “Helios”, “White Lady”, “Jolien”, “Orange Lady”, “Pink Lady”, “Suzanne”: molto diverse tra loro per i colori che propongono, dal rosa fino all’arancione chiarissimo
  • “Rosso”, “Luna Red”, “Schumi Red” e “Nigra”: le più diffuse caratterizzate invece da sfumature di rosso più o meno intenso        

Peperomia asperula

Pur mantenendo le caratteristiche di una succulenta, la peperomia asperula è davvero una delle varietà più particolari e graziose per via delle sue piccole foglie ricoperte da uno strato         vellutato: si tratta di minuscoli pelucchi che ricoprono le foglie a forma di mezzaluna e richiuse su se stesse trasformando questa piantina in un regalo ideale oppure a una bella alternativa per abbellire un piccolo angolo della casa o del proprio ufficio.

Peperomia rotundifolia

La peperomia rotundifolia spicca per il suo portamento strisciante, diverso dalle altre specie, e dunque è anche la più indicata per creare composizioni con vasi pendenti che possono risaltare lo sviluppo del fogliame a cascata. Le foglie rimangono comunque piccole, sono sempre carnose e di un verde acceso e brillante.

Peperomia hederifolia

Nell’aspetto si presenta molto simile alla peperomia caperata, soprattutto per via delle foglie dalla superficie rugosa e non liscia, ma si differenzia per via del colore delle foglie stesse che è molto vicino al grigio-verde, con bellissimi riflessi che si avvicinano all’argento. Anche i fiori sono soprattutto bianchi ma sempre tendenti al grigio.       

Peperomia angulata

Questo tipo di peperomia è l’ideale da coltivare insieme a piante pendenti oppure per ricoprire terrarium. Si tratta di una pianta strisciante e possiede delle foglie dalla forma ovale, spesso leggermente allungate, che crescono su steli rossi e molto sottili. 

Cura e coltivazione della peperomia

Coltivandola in casa, la peperomia può regalare grandi soddisfazioni, in quanto prendersene cura è davvero molto semplice. Innanzitutto la peperomia ama la luce ma non deve necessariamente essere esposta ai raggi solari, dunque uno spazio chiuso ma uniformemente luminoso può essere il luogo ideale per coltivarla, l’importante è che non sia esposta a correnti d’aria fredda e che non venga irrigata troppo perché un ristagno d’acqua potrebbe essere fatale. Molti amano tenerla non solo in appartamento, ma anche in ufficio, per rallegrare la propria scrivania, oppure in vasi sospesi. Non necessita di potature, basta eliminare le foglie secche o spezzate con una lama affilata e ben disinfettata.

Dove mettere la Peperomia: l’esposizione migliore

Come già detto, un luogo luminoso, non per forza direttamente esposto ai raggi del sole, è l’ideale, purché la peperomia sia lontana dalle porte e dunque dalle correnti d’aria e anche dai termosifoni perché non sopporterebbe neanche una temperatura troppo alta. In mancanza di luce adeguata, la pianta che presenta foglie di colori variegati andrà mano a mano a perdere questa caratteristica e il fogliame tornerebbe di un colore verde uniforme. La temperatura dovrebbe sempre essere costante tra i 15 e i 24 gradi e non deve mai scendere al di sotto dei 10 gradi.

Come annaffiare una pianta di Peperomia: i segreti dell’irrigazione

Visto che la peperomia deriva da climi tropicali, o comunque con alte temperature, è in grado di sopportare anche periodi di siccità e un terreno abbastanza asciutto. L’eccessiva innaffiatura infatti potrebbe comportare seri problemi per la crescita della pianta. Si consiglia dunque di tenere il terriccio appena umido in primavera ed estate, bagnandolo una volta a settimana, e di aumentare la quantità d’acqua in autunno e inverno, ma bagnando il   terreno solo una volta ogni 15 giorni e dopo essersi assicurati che il substrato sia effettivamente bello asciutto. Inoltre bisogna fare attenzione al modo in cui si innaffia: alcune specie di peperomia potrebbero iniziare a marcire dall’alto e non dal basso, ecco perché bisogna sempre irrorare sotto il fogliame, evitando che le foglie restino inzuppate.

Vuoi travasare la tua Peperomia? Come fare il substrato e rinvaso

Il terreno ideale per la peperomia può essere tranquillamente quello universale oppure la terra da giardino miscelata con un terzo di terra d’erica e un terzo di pomice: la cosa importante è che si crei un terriccio drenante che permetta all’acqua di scorrere via con facilità. Questo è il metodo più comodo per prendersi cura della propria piantina di peperomia: dopo averla acquistata possiamo decidere di trasferirla in altro vaso (preferibile in terracotta piuttosto che plastica), leggermente più grande solo di qualche centimetro (che probabilmente non supererà mai i 20 cm di diametro) avendo cura di stendere sul fondo uno strato di argilla espansa (che faciliterà l’evaporazione dell’acqua e aiuterà a mantenere costante l’umidità del terreno) e poi ricoprendolo di terriccio per piante grasse o substrato universale. Il rinvaso della peperomia non è per niente ricorrente. Bisogna infatti attendere che le radici spuntino dai fori di drenaggio del vaso e a quel punto si può ripetere il processo appena descritto, prestando molta attenzione a non spezzare le radici che possono essere delicate. Il rinvaso deve avvenire in primavera.

Peperomia e moltiplicazione: i nostri consigli

Far riprodurre la peperomia è altrettanto semplice come coltivarla, infatti si utilizza la tecnica più comune, ossia quella per talea di foglie o apici (piccolo rametto con almeno una o due foglie). Si consiglia di procedere in primavera o in estate servendosi di una lama ben affilata e disinfettata per tagliare le parti della pianta madre (effettuando un taglio obliquo), poi si inseriscono in un vaso con torba e sabbia interrandole per circa 2 cm. Il terriccio deve essere sempre leggermente umido e il vasetto va tenuto in un luogo buio: si consiglia anche di coprirlo con un cappuccio trasparente perché deve mantenere sempre una temperatura di 20 gradi. Quando spuntano i primi germogli, la pianta può essere messa alla luce, anche se non deve essere esposta direttamente ai raggi solari.

Quali sono malattie e altri problemi durante la coltivazione della Peperomia?

La peperomia può essere colpita da parassiti e afidi che si presentano quando l’ambiente è particolarmente caldo e secco: i più comuni sono la cocciniglia, che provoca la formazione di macchie bianche sotto le foglie, e il ragnetto rosso, che causa invece la comparsa di piccole ragnatele sotto le foglie. In tutti questi casi si può procedere con l’asportazione manuale dei parassiti, utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e acqua. Se non dovessero scomparire, allora sarà necessario intervenire con antiparassitari   specifici. Tuttavia il nemico più temibile è il marciume: se le foglie ingialliscono e le radici emanano  un cattivo odore significa che la pianta è stata attaccata da un fungo a causa dell’eccessiva irrigazione. In questo casosi deve far asciugare completamente il terreno poi estrarre la piante e controllare le radici, eliminando quelle marce, poi rinvasare e cospargere il terreno di fungicida. Se invece le foglie scoloriscono oppure gli steli sono troppo deboli significa che la peperomia riceve troppa poca luce, al contrario, invece, se la pianta risulta appassita e con le foglie indurite e dal colore sbiadito significa che ne riceve troppa.

Curiosità sulla Peperomia

Visto che la peperomia è una pianta tipica dei climi tropicali sopporta bene il vapore e il fumo e quindi si può tenere tranquillamente anche in cucina.

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